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La snaturalizzazione Occidentale della Cultura Afro Cubana

La snaturalizzazione Occidentale della Cultura Afro Cubana

Non solo il Tango Argentino fa parte di quei balli che hanno dovuto adattarsi nel tempo, che sono stati trapiantati, contaminati, fusi e mescolati con storiche danze di antiche regioni lontane…

Così come per il Tango, per ognuno di questi balli popolari esiste una tecnica interpretativa, non basta solo bravura nell’esecuzione di passi o figure, ma il sentimento e lo stile dell’interpretazione stanno alla base della rappresentazione di queste danze.

Prendiamo in esame la cultura Afro-Cubana e le sue danze:

La chiave per interpretare la Rumba Cubana, ad esempio, risiede nella fusione del tempo con il corpo: bisogna rispondere, essere scaltri e veloci, adeguarsi, seguire ed in alcuni frangenti anticipare con maestria, il tempo e musica… 

La Rumba Afro possiede un duplice significato di festa e divertimento, a parte tutto, per un rumbero che si rispetti, potrebbe capitare in alcune situazioni, anche una condizione rappresentativa di “rumba muta”, in questo caso la performance dell’artista passa da intrattenimento a connessione fisica e spirituale.

Non esistono più un tempo musicale, nè tantomeno una melodia, solo il corpo del danzatore, il quale utilizzato interamente come mezzo di espressione artistica.

La Rumba nasce a Cuba nella regione di Matanzas nella seconda metà del 1800, quando finalmente la schiavitù viene abolita.

Si crea dall’innesto di ritmi africani sulla più antica habanera, questa danza, di origine gangá, è caratterizzata da movimenti ondulatori e molleggianti del corpo.

La versione autentica della rumba è popolare, quasi rurale, ed è per questo, una danza molto allegra e legata alla semplicità (pur essendo estremamente difficile), con un fondo di tangibile erotismo e corteggiamento.

In seguito, introdotta nelle sale da ballo americane ed europee (dove fu in voga in special modo negli anni 30’), la rumba ha perso gran parte della originale aggressività; il ritmo è diventato più lento e caratterizzato da flessuosi movimenti delle anche.

La struttura pantomimica e gli stili della Rumba di Cuba

Così come la Yuka, la Rumba è essenzialmente una pantomima in cui viene rappresentata la richiesta d’amore che si sviluppa poi, in un’esecuzione fortemente stilizzata dell’orgasmo.

Le persone che entrano in contatto con la cultura cubana e che sono prive di talento, hanno purtroppo introdotto la loro interpretazione ridicola, nei più conosciuti libri di danza e di musica, i quali, poiché privi di significato, sono come i loro scrittori anch’essi privi di valore

Romulo Lachatañeré

in particolar modo perché le loro fonti non non sono cubane e neppure africane. 

Non si basano quindi sulla veridicità dei fatti accaduti sul piano culturale.

Vi sono inoltre, anche tra noi, anche afro-cubani pagati appositamente, che lavorano queste idee non originali, trasformandole in nuovo materiale da divulgare che non è altro che immondizia, lo scarto del sano processo della cultura popolare cubana.
Capita inoltre che queste persone, quando tentino di dissipare dubbi sul folklore cubano, cadano infine nella descrizione della pornografia, del non puro, dell’esagerato, che distoglie lo sguardo dal reale significato dell’arte di Cuba, oltraggiando in maniera amplificata i reali valori della cultura afro-cubana, il quale termine, viene visto quasi totalmente come impuro in una città occidentale ed americana come New York.”

Romulo Lachatañeré

Il grande studioso della cultura cubana Romulo Lachatañeré, di origini chiaramente cubane, così concludeva un suo pezzo scritto su una rivista di New York, riguardante un suo incandescente dibattito sulla perdita di identità culturale, creata dalla divorante industria dello spettacolo americana, nei confronti civiltà afro-cubana.  

Delle forme antiche e primordiali del ballo della rumba:

  • la Jiribilla
  • il Palatino
  • la Tahona
  • la Rumba Tonada
  • la Reseda
  • la Mamá-buela
  • la Mandunga
  • il Yambú

Poche di loro sono riuscite a sopravvivere al di fuori dell’ambito teatrale.

Gli stili di rumba che sono riusciti a sopravvivere e ad emergere notevolmente, anche nel settore del ballo latino americano sono di certo questi 2 tipi:

Guaguancó: un lungo rituale di corteggiamento danzato, che può essere sia elegante che un poco più da calle (da strada), si basa molto sulla pantomima tra i due danzatori, uomo e donna, viene caratterizzato da un tipico movimento che prende il nome di Vacunao…
Qui l’uomo tenta di “possedere” la donna per mezzo di un movimento brusco (eseguibile con braccia, gambe o col bacino), che sta a simboleggiare la penetrazione. 

In risposta al movimento del Vacunao, esistono varie possibilità di scelta da parte della donna, la quale, può decidere se o meno sottomettersi al volere del partner di ballo, tutto questo attraverso movimenti specifici del corpo che ammiccano ad accettazione o rifiuto del corteggiamento.

Columbia: ballata in solitaria dall’uomo, vietata alle donne, si basa sul concetto di reciprocità artistica tra danzatore e cantante-percussionista, il quale utilizza improvvisazioni di tamburi, sulle quali a sua volta il rumbero danzatore dovrà improvvisare il suo ballo, così come al contrario.

La cultura afro-cubana è vasta, molto articolata, sconosciuta persino ad alcuni artisti di spessore di danza o musica cubani.

Diffidate da maestri o artisti di musica o ballo che per partito preso, sostengono che la salsa o la rumba cubana siano “balli facili” e che siano danze “tecnicamente sporche” in comparazione ad altri balli latini, non sanno quello che dicono e dovrebbero informarsi meglio.

Occorrono una lunga esperienza di danza e cultura per interpretare in maniera accettabile, le discipline afro-cubane.