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Importanza del trasverso e della protezione vertebrale nel Pilates

Importanza del trasverso e della protezione vertebrale nel Pilates

Per danzare Tango o qualsiasi altro tipo di ballo esistente, occorre un corpo agile e ben allenato, per questo vogliamo dedicare qualche nostro articolo anche al fitness, il Pilates è una pratica che dal dopoguerra è stata sempre più utilizzata nel settore della preparazione dei danzatori accademici e non solo.

Questa pratica di preparazione fisica, trova applicazione in tantissimi tipologie di allenamento di differenti pratiche sportive: dall’atletica alla danza.

Ogni singolo esercizio racchiuso nel Pilates, afferma quanto sia importante l’utilizzo dei muscoli del “Core” (che si sviluppano nel baricentro del corpo umano), in particolare quelli inerenti alla parete addominale, la quale viene sempre chiamata in causa nel metodo del Pilates.

Si può tranquillamente affermare che tutti gli esercizi del metodo includono le direttive di base per “tirare” i muscoli addominali verso la colonna vertebrale (che non corrisponde affatto alla stessa cosa di contrarre l’addome semplicemente, bensì ad un tipo di movimento muscolare atto proprio a spingere tutta la parete addominale verso il retro del corpo, in modo da tutelare nel complesso la base della spina dorsale prima di iniziare ogni esercizio).

Una volta che la schiena è “al riparo” da possibili movimenti o torsioni errate, ecco che si può procedere all’esercizio attraverso l’utilizzo dei corretti movimenti di braccia, gambe e del tronco, sempre mantenendo in riparo fondamentale tutta la schiena, in particolare la zona lombare.

Ogni buon insegnante di Pilates scandirà bene a tutta la classe, ad ogni cambio di esercizio o di posizione, di eseguire sempre il movimento di “risucchio/attivazione del Core”, ossia proprio quel movimento muscolare che implica l’attivazione di quasi tutti i muscoli del Core che corrono a riparo della schiena per eseguire al meglio gli esercizi.

La parete addominale corre verticalmente tra bacino e sterno, tendendola verso il retro del corpo e cercando di andarla a comprimere verso la spina dorsale, ecco che oltre alla protezione si svilupperà inoltre un fattore secondario di allungamento, altro basilare ingrediente di cui il Pilates si avvale sempre durante l’esecuzione dei suoi movimenti.

Una volta appreso che entrambi i fattori di protezione ed allungamento vertebrale sono la base corretta della postura del metodo, ecco che tutta l’esecuzione dei futuri esercizi apparirà stabile e sicura, in particolare per quelli a corpo libero.

Ogni volta che si approccia ad un nuovo esercizio bisogna anzitutto attivare queste semplici regole di forza e di allungamento mantenuti.

Se tutto viene sempre eseguito in maniera corretta, oltre alla parete addominale che va a spingere verso la colonna, ecco che tutti gli altri muscoli frontali dal ventre andranno ad avvolgere come in una sorta di corsetto tutta la zona della vita, la quale riceverà una forza di spinta da tutti i lati, con massima direzione sviluppata anche per questi ultimi muscoli verso la schiena.

Ovviamente, col tempo, con metodo ed applicazione continui riguardo a questi parametri standard, otterremo maggiore forza, maggiore resistenza ed un notevole controllo sia della zona centrale del nostro corpo, ovvero del famoso Core, sia di tutto il resto della muscolatura di spalle, tronco, testa, ed arti, che agiranno con maggiore disinvoltura e sicurezza proprio perché avranno ottenuto una base stabilizzata dalla quale iniziare i loro rispettivi movimenti.

Imparare questa sorta di spinta verso le vertebre, ossia l’attivazione muscolare del trasverso, che è uno dei 4 muscoli principali che sostengono la colonna vertebrale, non è poi così difficile, ma occorre un ascolto molto attento ed un’elevata percezione del corpo, la quale può essere col tempo chiaramente educata e migliorata.

Molti insegnanti di Pilates durante le lezioni utilizzano la frase:”risucchiate l’ombelico verso la colonna vertebrale”, proprio per individuare questo importante movimento di allungamento e messa in protezione da dover attuare.